martedì 28 luglio 2015

la nascita dell'Unione Europea

Filmato della RAI "L'Europa unita - La difficile nascita di un sogno"

sintesi di Alessio Masotina

La firma del Trattato di Roma






Nell’epoca napoleonica la Francia era la prima potenza europea, poi fu ridimensionata da parte della Germania. Nel corso dell’800 e fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale Germania e Francia si contesero il predominio in Europa (Hitler sfilò a Parigi, nel 1940, nella Francia occupata dai nazisti).


In Italia, nel 1941, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi vengono mandati al confino a Ventotene, una delle Isole Pontine, per le loro idee antifasciste. Durante questo periodo elaborarono un documento, il “Manifesto di Ventotene”, che lanciava l’idea della costruzione degli Stati Uniti d’Europa. A loro si unì poi Luigi Einaudi (colui che diventerà il primo Presidente della Repubblica Italiana).

Pur essendo di partiti politici differenti (comunista Spinelli, radicale Rossi, liberale Einaudi), riuscirono a confrontarsi sulla necessità di impedire nuove guerre in Europa e impedire altresì la rinascita dei totalitarismi, nazismo e comunismo, attraverso la formazione di una Europa federata, sul modello degli Stati Uniti.

Rossi, Spinelli e Einaudi sono considerati i padri dell’Unione Europea


Nel febbraio del 1945, prevedendo la vittoria imminente degli alleati, Roosevelt per gli USA, Churchill per l’Inghilterra e Stalin per l’URSS si incontrarono a Yalta, in Crimea, per stabilire la spartizione del mondo fra i vincitori. L’Europa viene spaccata in due e il confine che separa l’Europa Occidentale, sotto l’influenza degli Stati Uniti, dall’Europa Orientale, sotto l’influenza Sovietica, è chiamata “cortina di ferro”. Varsavia, Berlino, Praga, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sophia sono le capitali degli stati satelliti dell’Unione Sovietica.

 

A livello internazionale, a Zurigo, il 19 settembre 1946, Churchill parla per la prima volta di Stati Uniti d’Europa. Per favorire la rinascita dell’Europa Occidentale, gli Stati Uniti lanciano il piano Marshall (ERP): un piano di aiuti economici per risollevare l’Europa dalle sue macerie. Per gli USA era importante che l’Europa ritornasse forte per contrastare l’URSS, in quella che sarà la lunga stagione della guerra fredda. Per questo la nascita nell’unità d’Europa sarà incoraggiata dagli USA.


Il 9 maggio del 1950 alle ore 16:00 ci fu la dichiarazione del francese Schumann, con cui propose di costruire l’unità dell’Europa gradualmente, partendo dalla creazione di un’interdipendenza economica fra Germania e Francia per la produzione dell’acciaio, materia prima indispensabile per avviare il processo di ricostruzione.

La Germania è ricca di miniere il carbone (nelle regioni della Saar e della Ruhr), la Francia ricca di miniere di ferro (nelle regioni dell’ Alsazia e della Lorena), ed entrambi i minerali sono necessari per produrre l’acciaio.

Creando questa dipendenza reciproca si poteva evitare che si facessero nuovamente la guerra! Col Trattato di Parigi del 18 aprile 1951 è istituita la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) a cui aderiscono, oltre a Germania e Francia, anche Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, e Italia.


Questi stessi Paesi, poi, il 25 marzo 1957, firmarono il Trattato di Roma che istituì la CEE (Comunità Economica Europea) e l’EURATOM (Comunità Europea dell’Energia Atomica)


Questo processo è stato accelerato dalla crisi di Suez: Nasser, salito al potere in Egitto, nazionalizzò il Canale di Suez. Francia e Inghilterra intervennero militarmente, ma furono fermati dagli USA. Più che l’Inghilterra, fu la Francia che sentì il bisogno dell’unità degli Stati europei, per contrastare la supremazia di USA e URSS, sperando di riavere il prestigio internazionale del passato.

Il Trattato CEE di Roma prevedeva:
  • l'eliminazione dei dazi doganali tra gli Stati membri;
  • l'istituzione di una tariffa doganale esterna comune;
  • l'introduzione di politiche comuni nel settore dell'agricoltura e dei trasporti;
  • lo sviluppo della cooperazione tra gli Stati membri.

Il Trattato EURATOM fu elaborato per coordinare i programmi di ricerca dei Paesi aderenti al fine di promuovere un uso pacifico dell'energia nucleare.



Le tappe principali sulla strada della costruzione della UE furono:

  • nel 1979 la creazione del Parlamento Europeo eletto direttamente dai cittadini;
  • nel 1993 il Trattato di Maastricht, che si pone l’obiettivo della formazione dell’unione economico-finanziaria, per questo istituisce la BCE (Banca Centrale Europea); l’unione politica ipotizzata dallo stesso Trattato è ancora un percorso tortuoso;
  • nel 1997 il Trattato di Amsterdam rafforza l’unità politica degli Stati e include gli accordi sulla libera circolazione delle persone (Trattato di Schengen)
  • nel 1999 è stato introdotto l’Euro, la moneta unica, nei paesi che fanno parte dell’Eurozona;
  • nel 2002 è stato coniato l’Euro per i paesi dell’Eurozona.

Gli Stati membri:

  • nel 57 ci sono i 6 stati fondatori, Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo
  • nel 73 diventarono 9: + Danimarca, Irlanda, Inghilterra
  • nel 81 10: + Grecia
  • nel 86 12: +Spagna, Portogallo
  • nel 1990 si ha la riunificazione tedesca, con l'annessione della Germania Democratica alla Repubblica Federale 
  • nel 95 15: + Austria, Svezia, Finlandia
  • nel 2004 25: + Malta, Cipro, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia
  • nel 2007 27: + Bulgaria, Romania
  • e nel 2013 28: + Croazia

Gli Stati che chiedono di aderire alla UE:

Fra gli Stati che hanno fatto richiesta di aderire alla UE c’è la Turchia, ma ancora non è stata ammessa a causa delle discriminazioni contro la minoranza curda, e per l’occupazione della parte settentrionale dell’isola di Cipro, che crea tensioni con la Grecia. Altri paesi in attesa di entrare a far parte della UE sono: l’Islanda, la Serbia, la Macedonia, la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, il Kosovo e l’Albania.



Le istituzioni europee

di Alessio Ricotti

L’Unione Europea è un organismo sopra-nazionale. Gli stati rinunciano a parte della loro sovranità, delegando all’Unione il compito di emanare le leggi sui temi di politica comunitaria.

L’Unione Europea si propone di realizzare:

  • l’unione doganale (mancanza di dazi interni e determinazione dei dazi esterni);
  • la libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali;
  • uno spazio di libertà, giustizia e sicurezza;
  • la riduzione delle disuguaglianze (di genere, di etnia,...);
  • una politica di sicurezza estera comune.

Le istituzioni emanano:

  • direttive: che sono immediatamente leggi valide per tutti i cittadini degli stati europei;
  • regolamenti: che valgono per tutti i cittadini europei ma devono essere prima convertite in leggi da ciascuno stato.

Le istituzioni europee sono:


La Commissione Europea:


formata da 28 commissari nominati dal Consiglio Europeo, con competenze nei diversi settori, e cambiano ogni 5 anni. Ogni commissario si occupa di un settore diverso. Il compito della Commissione è di proporre nuove leggi. Il presidente della Commissione è il lussemburghese Jean-Claude Juncker; il Commissario europeo per l’Italia attualmente è Ferdinando Nelli Feroce. I Commissari si riuniscono a Bruxelles, in Belgio.

Il Consiglio dei Ministri dell’Unione:


insieme al Parlamento approva le leggi e ha sede a Bruxelles; ogni volta che si riunisce su un determinato tema, partecipano alle riunioni i 28 ministri dei vari Stati, competenti su quell’argomento. La Presidenza del Consiglio viene assunta per sei mesi, a turno, da uno degli stati dell’Unione. 

Il Parlamento Europeo:


è composto da 736 parlamentari eletti ogni 5 anni dai cittadini europei, la sua sede è a Strasburgo, in Francia. Ha il compito di approvare le leggi proposte dalla Commissione. Il Presidente del Parlamento Europeo è eletto dal Parlamento stesso e resta in carica per due anni e mezzo. L’attuale Presidente è il tedesco Martin Schulz.

Il Consiglio Europeo: 


è composto dai 28 Capi di Stato o di Governo dei Paesi dell’Unione. Si riunisce a Bruxelles. Ha il compito di nominare i Commissari Europei, il Presidente della Commissione e il Presidente della BCE, e fornisce gli indirizzi delle politiche comunitarie. Il Presidente attuale è il polacco Donald Tusk.

La Banca Centrale Europea: 


emette la moneta per 17 dei 28 stati membri, quelli che hanno adottato l’Euro, ed è responsabile delle politiche monetarie dell’Unione Europea. Ha sede a Francoforte (Germania). Il Presidente è nominato dal Consiglio Europeo, e attualmente è Mario Draghi (italiano).

La corte di Giustizia Europea: 


interpreta il diritto dell'UE perché esso venga applicato allo stesso modo in tutti i paesi dell'UE. Ha sede a Lussemburgo, ed è costituita da un giudice per ciascuno Stato membro.

Il Servizio Europeo per l'Azione Esterna: 


gestisce le relazioni diplomatiche internazionali dell'UE. Si propone di rendere più coerente ed efficiente la politica estera dell'UE per accrescere l'influenza dell'Europa nel mondo. La sede è a Bruxelles. A capo del SEAE è l’Alto Rappresentante per la politica estera e la politica di sicurezza, nominato dal Consiglio Europeo. Attualmente il ruolo è ricoperto da Federica Mogherini.


lunedì 27 luglio 2015

La Guerra Fredda

Sintesi del filmato dell’Istituto Luce di Matti_Conte, integrato con le spiegazioni in classe


La Guerra Fredda è terminata con la caduta del MURO DI BERLINO (9 novembre 1989)
A questa svolta epocale hanno legato i loro nomi 3 uomini:

  • GORBACEV: leader dell’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche),
  • BUSH: presidente degli USA (Stati Uniti d’America),
  • KHOL: cancelliere della GERMANIA OVEST.
Gorbacev - Bush - Khol



Come ebbe inizio la Guerra Fredda?


La Conferenza di Yalta (Febbraio 1945) è un vertice che si è tenuto fra i tre alleati in vista della fine della Seconda Guerra Mondiale e della caduta del regime nazista, per discutere degli assetti futuri dell’Europa. Allo stesso tavolo erano seduti:
  • CHURCHILL: primo ministro britannico,
  • STALIN: leader sovietico,
  • ROOSEVELT: presidente degli USA.

Stalin - Roosevelt - Churchill

In quell’occasione furono conclusi degli accordi, ma il 12 Aprile 1945 muore il presidente degli USA Roosevelt, e gli succedette Truman.

Al termine della Guerra, durante la successiva Conferenza di Potsdam a cui parteciparono Stalin, Churchill e Truman, si evidenziarono dei forti contrasti: Stalin pretese che i nuovi confini degli Stati e le zone di influenza fossero determinati dalla posizione acquisita dagli eserciti di liberazione.

Churchill fu il primo ad esplicitare lo stato di forte tensione dei rapporti fra le potenze vincitrici. Nel marzo 1946 pronunciò un discorso storico:

da Stettino a Trieste, una cortina di ferro è calata sul nostro continente, al di là di quella linea vi sono tutte le capitali dei vecchi stati dell’ Europa centrale ed orientale

Quella “cortina di ferro” stava ad indicare la separazione dei due mondi:

  • l’Occidente europeo, con economie di mercato e sistemi di governo basati sulla democrazia rappresentativa,
  • e l’Oriente europeo, con economie pianificate, e regimi di governo oppressivi e dittatoriali.

La divisione dell'Europa



Come venne combattuta la Guerra Fedda?


Gli americani ritenevano che il motivo dell’adesione all’ideologia comunista fosse la povertà, per questo mirarono a indebolire i partiti comunisti degli Stati alleati (in Italia e Francia sono talmente forti da condividere le responsabilità di governo) fornendo un piano di aiuti economici per la ricostruzione dell’Europa devastata dalla guerra: l’ERP (EUROPEAN RECOVERY PROGRAM o piano di MARSHALL). Tra il 1948 e il 1952 furono stanziati 13 miliardi di dollari, per la ricostruzione e la ripresa economica europea.

Manifesto del Piano Marshall

Inizialmente gli aiuti avrebbero dovuto essere rivolti anche verso l’URSS e gli Stati satelliti, ma Stalin li rifiutò. Sempre più crebbe la divisione fra Est e Ovest.

All’Est nascono:

  • il COMINFORM (ufficio di collegamento fra tutti i Partiti Comunisti),
  • il COMECON (organismo per l’integrazione economica).

Nel ‘48 Stalin bloccò l’accesso a Berlino Ovest. L’assedio durerà 11 mesi (ma i rifornimenti arrivarono ugualmente, grazie a un ponte aereo organizzato da USA e Inghilterra).

Nel ‘49 nacquero la Repubblica Federale di Germania, con capitale a Bonn e la Repubblica Democratica Tedesca, con capitale a Pankow (Berlino Est).

Nello stesso anno fu siglato il PATTO ATLANTICO, per l’integrazione fra USA e Europa Occidentale, con la NATO (North Atlantic Treaty Organization) come organismo per la difesa.

Nel ‘55 fu siglato il PATTO DI VARSAVIA (analogo della NATO per i Paesi d’oltrecortina).

NATO e Patto di Varsavia

Se durante tutto il periodo della Guerra Fredda non ci furono guerre in Europa, tuttavia, URSS e USA si confrontarono in varie parti del mondo:

  • in COREA (1950-53);
  • a CUBA (ottobre 1962);
  • in VIETNAM (1960-75);
  • in AFGHANISTAN (1979-89).


Il terreno di confronto fra le due superpotenze si realizzò anche:

  • sull’equilibrio delle armi nucleari (la guerra nucleare è stata una minaccia incombente);
  • sull’equilibrio delle capacità tecnologiche (corsa verso lo spazio);
  • e anche sulle dispute sportive (medaglieri olimpionici).


Dopo la morte di Stalin, nel 1953, a capo del Partito Comunista sovietico fu nominato Kruscev, e, con l’allora presidente americano Kennedy, avviò un processo di distensione, non senza momenti di alta tensione e di crisi.

Kennedy e Kruscev

Se per gli USA il pericolo nei paesi alleati era costituito dai Partiti Comunisti, contro i quali si mossero attivamente, per l’URSS il pericolo era l'attrazione esercitata dal modello occidentale.

Le rivolte nei paesi dell’Est, fino al 1989 sono state fermate con la forza dei carri armati sovietici o del Patto di Varsavia:

  • nel 1953 (subito dopo la morte di Stalin) a Berlino Est e in altre città della Germania Orientale;
  • nel 1956 in Ungheria e in Polonia;
  • nel 1961, per impedire le continue fughe all’Ovest, a Berlino venne eretto il Muro. Numerosi i morti fra quanti cercarono di scavalcarlo (da 138 a 245 a seconda delle fonti);
  • nel 1968 fu repressa la svolta cecoslovacca denominata Primavera di Praga;
  • nel 1980 furono repressi gli scioperi che si svolsero ai cantieri di Danzica (Polonia) [appoggiati dal Vaticano]


Carri armati sovietici a Praga

L'incontro fra Lech Walesa e Giovanni Paolo II

A Kruscev succedette Breznev (1964-82). Poiché l’URSS è un Paese esportatore di petrolio, si avvantaggiò dell’aumento del prezzo del petrolio a seguito della crisi del 1973, ma impiegò il surplus esclusivamente per rafforzare la potenza militare. L’Occidente, con il successivo abbassamento del prezzo del petrolio, avviò uno straordinario sviluppo tecnologico (siamo ormai negli anni ‘80) che generò un divario tecnologico ed economico fra i due blocchi che non riuscirà più ad essere colmato. L’equilibrio fra le due potenze è rotto.



La fine della Guerra Fredda


Nel 1985 il leader dell’URSS divenne Gorbacev. Nel tentativo di riformare l’URSS, che stava attraversando una grave crisi economica, avviò politiche di riforma. Le sue parole d’ordine furono:

  • glasnost: trasparenza, libertà di informazione e pluralismo politico;
  • perestrojka: ricostruzione economica, libertà di impresa privata.

Francobollo sovietico per la 'perestroica'

Gorbacev ritenne indispensabile avviare una politica di collaborazione con l’Occidente, e per questo firmò con il Presidente degli USA, Ronald Reagan, un accordo per lo smantellamento delle armi strategiche nucleari dall’Europa (euro-missili).

Sul fronte esterno Gorbacev ritirò tutte le truppe sovietiche dai paesi satelliti dell’Europa. Così, senza l’appoggio dell’URSS, si assistette all’inarrestabile passaggio di questi paesi a democrazie di tipo occidentale, a partire dalla Polonia, dove nel 1989 si tennero libere elezioni.

L’ultimo baluardo del socialismo reale restò la Germania Orientale, ma ancora per poco. Imponenti manifestazioni popolari portano alla dissoluzione del regime, e in una notte memorabile venne abbattuto il Muro che divideva Berlino. La Guerra Fredda con Gorbacev era già finita, ma il l’abbattimento del Muro ha significato la caduta del simbolo stesso della divisione dell’Europa.
la caduta del Muro



E oggi?

L’URSS non esiste più, si è disgregata, ma fra Unione Europea e Russia soffiano di nuovo venti di guerra a causa della crisi in Ucraina. Ma questa è un’altra storia...